di FRANCESCO VOLPE Il tentativo di limitare la tutela giurisdizionale davanti al giudice amministrativo, specie a danno dei cittadini economicamente più deboli, continua in modo sempre più scandaloso e penso che sia ormai arrivato il momento per prendere una posizione netta, serissima e di grave critica. Come molti di voi sapranno, nella Gazzetta Ufficiale del giorno 12 aprile 2010, è stato pubblicato il decreto legislativo 20 marzo 2010, n. 53, di attuazione della direttiva ricorsi in materia di appalti. A parte il contenuto di merito - sul quale molto si dovrebbe dire - segnalo l'art. 15 dello stesso, che reca le norme transitorie, le abrogazioni e, insomma, la discipina di contorno. Che tanto di contorno non è. Infatti, ivi è anche detto: "All'articolo 13, comma 6 - bis, del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, le parole: <<per i predetti ricorsi in materia di affidamento di lavori, servizi e forniture>> sono sostituite dalle seguenti: <<per i ricorsi in materia di procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture, ivi compresi quelli per motivi aggiunti e quelli incidentali contenenti domande nuove>>". Tradotto in soldoni (è proprio il caso di dirlo), la norma obbliga a reiterare il pagamento del contributo unificato (ma non era, appunto, unificato?), ogni volta che, in un contenzioso in materia di appalti, si presentano motivi aggiunti o si solleva ricorso incidentale. Hai impugnato l'aggiudicazione provvisoria e devi integrare il giudizio contestando anche l'aggiudicazionedefinitiva? Ai duemila euro di contributo già versati si dovranno aggiungere duemila euro. Hai impugnato direttamente il bando e poi devi contestare il provvedimento di esclusione o l'aggiudicazione ad altri? Ancora duemila euro. Scopri in seguito all'accesso che i tuoi motivi d'impugnazione devono essere integrati con altri motivi (dopo tutto ogni motivo d'impugnazione è un'autonoma domanda)? Duemila euro. Vuoi sollevare ricorso incidentale (e lo fai per difenderti dal ricorso di altri): duemila euro. Basta, francamente questo andazzo è diventato insopportabile.
|